Il fascino e l’anima di Peschiera del Garda
Quale è secondo voi il fascino e l’anima di Peschiera del Garda?
L’anima e il fascino sono concetti magari astratti, ma credo che questa città, più che altre, sia in grado di esternarle in modo molto diretto e chiaro.
Peschiera del Garda è piccola o meglio il suo centro storico è molto ristretto, circondato dalle mura veneziane, percorso da acqua e collegato da ponti…è tutto comodo, vicino, visibile.
Questa caratteristica ci aiuta a percepire il carattere della città, la sua struttura e quindi la sua unicità.
Pensiamo di tornare indietro nel tempo, Porta Brescia e Porta Verona dovevano sembrare accessi invalicabili, tutt’uno con la fortezza, strutture arcigne e resistenti simili ad una armatura o uno scudo che si esponeva, allora come oggi, oltre la “linea” delle mura stesse.
Porta Brescia, come porta “secondaria”, detta anche “di campagna”, non era seconda a nessuno per resistenza e potenza.
Certamente Porta Verona appariva più maestosa e più ornata, essendo la porta di accesso principale alla città, ma sempre caratterizzata da un comune denominatore, ovvero forza e protezione.
Se pensiamo ad altre porte di ingresso veneziane, come Porta Nuova a Verona, Peschiera del Garda ha tutt’altra caratteristica, nonostante sia sempre stata costruita dai veneziani in epoche simili.
Non ci sono ornamenti come a Verona, ma effigi minimali e un chiaro e solo “messaggio”, FORZA e RESISTENZA.
Peschiera ha la capacità davvero di comunicare questo, te ne rendi conto quando passi sotto le sue porte o navighi lungo i suoi canali, toccando con mano le sue mura magistrali, guardandole dal basso verso l’alto.
Se poi ti fermi e le guardi con un attimo di attenzione, ripensando alla loro storia, ti rendi conto come ancora oggi siano in grado di trasmetterti queste sensazioni.
Ecco quindi le due anime contrapposte di Peschiera…una è la sua anima dolce, dettata dalla bellezza del suo contesto territoriale, con il Lago di Garda che le regala uno sfondo come in un teatro e poi c’è l’altra, l’anima militare, dura, forte e marziale.
E’ una città che per la sua spiccata personalità, dolce e forte, non può lasciare indifferente chi la osserva e per me è proprio questa commistione a rappresentare il suo fascino e la sua anima.
Ringrazio Franco Lanfredi per l’utilizzo di questa splendida foto di Porta Verona, scattata poco dopo il suo restauro monumentale.
L’anima e il fascino sono concetti magari astratti, ma credo che questa città, più che altre, sia in grado di esternarle in modo molto diretto e chiaro.
Peschiera del Garda è piccola o meglio il suo centro storico è molto ristretto, circondato dalle mura veneziane, percorso da acqua e collegato da ponti…è tutto comodo, vicino, visibile.
Questa caratteristica ci aiuta a percepire il carattere della città, la sua struttura e quindi la sua unicità.
Pensiamo di tornare indietro nel tempo, Porta Brescia e Porta Verona dovevano sembrare accessi invalicabili, tutt’uno con la fortezza, strutture arcigne e resistenti simili ad una armatura o uno scudo che si esponeva, allora come oggi, oltre la “linea” delle mura stesse.
Porta Brescia, come porta “secondaria”, detta anche “di campagna”, non era seconda a nessuno per resistenza e potenza.
Certamente Porta Verona appariva più maestosa e più ornata, essendo la porta di accesso principale alla città, ma sempre caratterizzata da un comune denominatore, ovvero forza e protezione.
Se pensiamo ad altre porte di ingresso veneziane, come Porta Nuova a Verona, Peschiera del Garda ha tutt’altra caratteristica, nonostante sia sempre stata costruita dai veneziani in epoche simili.
Non ci sono ornamenti come a Verona, ma effigi minimali e un chiaro e solo “messaggio”, FORZA e RESISTENZA.
Peschiera ha la capacità davvero di comunicare questo, te ne rendi conto quando passi sotto le sue porte o navighi lungo i suoi canali, toccando con mano le sue mura magistrali, guardandole dal basso verso l’alto.
Se poi ti fermi e le guardi con un attimo di attenzione, ripensando alla loro storia, ti rendi conto come ancora oggi siano in grado di trasmetterti queste sensazioni.
Ecco quindi le due anime contrapposte di Peschiera…una è la sua anima dolce, dettata dalla bellezza del suo contesto territoriale, con il Lago di Garda che le regala uno sfondo come in un teatro e poi c’è l’altra, l’anima militare, dura, forte e marziale.
E’ una città che per la sua spiccata personalità, dolce e forte, non può lasciare indifferente chi la osserva e per me è proprio questa commistione a rappresentare il suo fascino e la sua anima.
Ringrazio Franco Lanfredi per l’utilizzo di questa splendida foto di Porta Verona, scattata poco dopo il suo restauro monumentale.