Uno storico incontro tra il Lago di Garda e i Consorzi irrigui Mantovani
Giovedì scorso ho preso parte alla conferenza stampa a Mantova, presso la sede dei Territori del Mincio.
Per me é stato un onore sedere al tavolo con i presidenti dei consorzi irrigui mantovani in rappresentanza del Lago di Garda, come Comunità del Garda e li ringrazio per l’invito.
Il mio contributo é stato molto “semplice” in effetti ma credo efficace e diretto.
Dopo che ogni presidente ha ben esposto le problematiche legate alla siccità e all’agricoltura, spiegando anche l’impegno assunto per attuare il massimo risparmio idrico possibile, ho avuto modo di intervenire nel ricordare che il Lago di Garda vive di “immagine e servizi”, attraverso la promozione della destinazione e l’accoglienza.
Tanto l’acqua si abbassa, tanto il Garda per questo soffre sotto molteplici aspetti, con danni economici diretti ed indiretti molto ingenti.
La crisi idrica penalizza tutti quindi, indistintamente, sia a livello economico quanto ambientale.
Ascoltando con attenzione gli interventi mi è parsa chiara la volontà da parte dei Consorzi di migliorare ulteriormente, con i dovuti finanziamenti (imprescindibili), le reti irrigue e le modalità di irrigazione, al solo fine di risparmiare sempre più acqua, ottimizzandola.
Questo é certamente auspicabile e mi sento proprio di dire che gli obiettivi di “monte e di valle” si dirigono sempre più verso una convergenza, sotto molteplici aspetti.
Concludendo il mio breve intervento mi sono permesso di ricordare che, se oggi l’emergenza ci fa parlare e ragionare sulla quantità dell’acqua disponibile, non bisogna dimenticare un altro concetto, forse ancora più importante, ovvero la QUALITÀ dei corpi idrici.
Quantità e qualità sono due obiettivi da raggiungere attraverso un uso corretto e lungimirante delle risorse disponibili, oggi anche grazie al PNRR, attraverso interventi a monte e a valle, che perseguano questi due obiettivi.
Quindi sistemi di canalizzazioni con minor dispersione idrica, che prevedano anche la possibilità di fitodepurazione naturale, rinaturalizzazione dove possibile dei corsi d’acqua e dell’habitat, depuratori sempre più all’avanguardia, sistemi di collettamento dei reflui e nuovi ed efficienti sistemi di irrigazione.
Va fatta una grande riflessione sull’importanza dell’acqua in genere e in questo caso sull’acqua gardesana, nonché sulla sfida generazionale che si presenta ormai chiara davanti a noi.
Sono proprio i consorzi che la utilizzano a valle e noi gardesani che la utilizziamo a monte i protagonisti di questa sfida, assolutamente da portare avanti insieme…in linea di massima i primi dovranno concentrarsi molto sull’ammodernamento dei sistemi irrigui e delle canalizzazioni e noi sulla qualità dell’acqua.
Nel prossimo futuro non possiamo certo aspettarci una tendenza verso l’abbondanza idrica e quindi, sapendo quanto questa sarà sempre più contesa, dovremo adoperarci fin d’ora affinché si inneschi la consapevolezza verso una cultura del risparmio, verso un uso consapevole.
Non ci si può aspettare che le soluzioni ci vengano “calate dall’alto”…vanno pensate, proposte e progettate già ora, come sta avvenendo, grazie ad un binomio che trovo sempre vincente: scienza ed esperienza diretta.
Concludo infine con una considerazione fatta in conferenza stampa dall’ing. Luigi Mille (ex) direttore di AIPO, che condivido e così parafraso: “là dove non si è riusciti ad avere dialogo costruttivo tra i diversi utilizzatori la situazione si presenta oggi oltre la soglia di criticità”.
Il Lago di Garda invece, grazie alla Comunità del Garda e i Consorzi irrigui nella persona di Massimo Lorenzi, hanno saputo gestire la situazione con equilibrio e non é certo un caso se, nonostante la situazione di crisi nazionale e con le dovute proporzioni, il Garda versi oggi nella situazione “migliore” dei restanti laghi italiani.
La stagione irrigua non è ancora terminata, ci sono ancora dei sacrifici da fare…ma, se il meteo ci assisterà, credo che si potrà verosimilmente sperare in un buon esito finale.
In foto, dalla mia destra: Massimo Lorenzi (pres. Cons. Mincio II° grado), Elide Stancari (pres. Cons. Territori del Mincio), Guglielmo Belletti (pres. Cons. Navarolo), Gianluigi Zani (pres. Cons. Garda Chiese) e Ada Giorgi (pres. Cons. Terre dei Gonzaga in destra Po).
Per me é stato un onore sedere al tavolo con i presidenti dei consorzi irrigui mantovani in rappresentanza del Lago di Garda, come Comunità del Garda e li ringrazio per l’invito.
Il mio contributo é stato molto “semplice” in effetti ma credo efficace e diretto.
Dopo che ogni presidente ha ben esposto le problematiche legate alla siccità e all’agricoltura, spiegando anche l’impegno assunto per attuare il massimo risparmio idrico possibile, ho avuto modo di intervenire nel ricordare che il Lago di Garda vive di “immagine e servizi”, attraverso la promozione della destinazione e l’accoglienza.
Tanto l’acqua si abbassa, tanto il Garda per questo soffre sotto molteplici aspetti, con danni economici diretti ed indiretti molto ingenti.
La crisi idrica penalizza tutti quindi, indistintamente, sia a livello economico quanto ambientale.
Ascoltando con attenzione gli interventi mi è parsa chiara la volontà da parte dei Consorzi di migliorare ulteriormente, con i dovuti finanziamenti (imprescindibili), le reti irrigue e le modalità di irrigazione, al solo fine di risparmiare sempre più acqua, ottimizzandola.
Questo é certamente auspicabile e mi sento proprio di dire che gli obiettivi di “monte e di valle” si dirigono sempre più verso una convergenza, sotto molteplici aspetti.
Concludendo il mio breve intervento mi sono permesso di ricordare che, se oggi l’emergenza ci fa parlare e ragionare sulla quantità dell’acqua disponibile, non bisogna dimenticare un altro concetto, forse ancora più importante, ovvero la QUALITÀ dei corpi idrici.
Quantità e qualità sono due obiettivi da raggiungere attraverso un uso corretto e lungimirante delle risorse disponibili, oggi anche grazie al PNRR, attraverso interventi a monte e a valle, che perseguano questi due obiettivi.
Quindi sistemi di canalizzazioni con minor dispersione idrica, che prevedano anche la possibilità di fitodepurazione naturale, rinaturalizzazione dove possibile dei corsi d’acqua e dell’habitat, depuratori sempre più all’avanguardia, sistemi di collettamento dei reflui e nuovi ed efficienti sistemi di irrigazione.
Va fatta una grande riflessione sull’importanza dell’acqua in genere e in questo caso sull’acqua gardesana, nonché sulla sfida generazionale che si presenta ormai chiara davanti a noi.
Sono proprio i consorzi che la utilizzano a valle e noi gardesani che la utilizziamo a monte i protagonisti di questa sfida, assolutamente da portare avanti insieme…in linea di massima i primi dovranno concentrarsi molto sull’ammodernamento dei sistemi irrigui e delle canalizzazioni e noi sulla qualità dell’acqua.
Nel prossimo futuro non possiamo certo aspettarci una tendenza verso l’abbondanza idrica e quindi, sapendo quanto questa sarà sempre più contesa, dovremo adoperarci fin d’ora affinché si inneschi la consapevolezza verso una cultura del risparmio, verso un uso consapevole.
Non ci si può aspettare che le soluzioni ci vengano “calate dall’alto”…vanno pensate, proposte e progettate già ora, come sta avvenendo, grazie ad un binomio che trovo sempre vincente: scienza ed esperienza diretta.
Concludo infine con una considerazione fatta in conferenza stampa dall’ing. Luigi Mille (ex) direttore di AIPO, che condivido e così parafraso: “là dove non si è riusciti ad avere dialogo costruttivo tra i diversi utilizzatori la situazione si presenta oggi oltre la soglia di criticità”.
Il Lago di Garda invece, grazie alla Comunità del Garda e i Consorzi irrigui nella persona di Massimo Lorenzi, hanno saputo gestire la situazione con equilibrio e non é certo un caso se, nonostante la situazione di crisi nazionale e con le dovute proporzioni, il Garda versi oggi nella situazione “migliore” dei restanti laghi italiani.
La stagione irrigua non è ancora terminata, ci sono ancora dei sacrifici da fare…ma, se il meteo ci assisterà, credo che si potrà verosimilmente sperare in un buon esito finale.
In foto, dalla mia destra: Massimo Lorenzi (pres. Cons. Mincio II° grado), Elide Stancari (pres. Cons. Territori del Mincio), Guglielmo Belletti (pres. Cons. Navarolo), Gianluigi Zani (pres. Cons. Garda Chiese) e Ada Giorgi (pres. Cons. Terre dei Gonzaga in destra Po).