Le “reti fantasma” nel Lago di Garda
Reti fantasma a -80 metri di profondità sul fondo del Garda.
Sono chiamate così in quanto sembrano delle strane presenze, sfuggenti, tra l’altro spesso poste in fondali bui, senza la luce del sole.
Inoltre possono essere molto dannose per l’ittiofauna gardesana…così per ogni altro ambiente si trovino in effetti.
Queste reti abbandonate, perse dai pescatori per svariati motivi, continuano purtroppo a funzionare per lo scopo per cui sono state create, ovvero catturare pesce.
Ma proprio perchè abbandonate, magari incastrate sul fondo o alla deriva, sono di fatto inutili trappole mortali per molti pesci, che li si impigliano e muiono, senza alcun motivo e scopo.
Il fenomeno delle reti fantasma non è certo una novità, ogni tanto ne vengono avvistate e quando possibile recuperate, ma il recupero a mani nude, se non si è preparati e muniti di grande esperienza subacquea, può essere davvero pericoloso.
Inoltre, quando presenti su fondali non profondi, possono rappresentare un grande rischio per i sub, soprattutto perchè, magari quando l’acqua non è molto limpida, si possono palesare davanti all’improvviso.
Fortunatamente nel Bando Europeo “LIFE – Carpione”, che abbiamo candidato e depositato il 4 ottobre scorso, una quota economica importante è stata proprio prevista per la rimozione di queste reti, che saranno raggiunte e rimosse con l’ausilio di ROV subacquei.
Una volta raggiunte quindi, anche a grandi profondità, saranno agganciate e rimosse in sicurezza, ripulendo inoltre il fondale da naylon e altro materiale potenzialmente inquinante.
Si è deciso di investire anche in questo intervento perchè consideriamo le reti fantasma, soprattutto quando presenti nei letti di frega del Carpione, un grosso problema per la specie anche se, tra i tanti da affrontare, almeno questo potrebbe risultare di “facile” soluzione.
Speriamo che il bando LIFE venga promosso e finanziato…tutte le amministrazioni gardesane lo aspettano.
Se così fosse, tra le tante cosa positive che faremo, ci sarà anche la possibilità di fare numerosi video e reportage, che si aggiungeranno a quelli già presenti, proprio sui letti di frega del Carpione, come nel momento della schiusa delle uova, anche a oltre centro metri di profondità, aumentando così la conoscenza di queste zone nascoste che, probabilmente, hanno ancora tando da raccontare.
Teniamo quindi incrociate le dita…
Ringrazio per le foto subacquee Angelo Modina, titolare della VRM videoproduction, esperto videomaker delle profondità gardesane, che gentilmente mi ha concesso l’utilizzo per questo articolo.
Sono chiamate così in quanto sembrano delle strane presenze, sfuggenti, tra l’altro spesso poste in fondali bui, senza la luce del sole.
Inoltre possono essere molto dannose per l’ittiofauna gardesana…così per ogni altro ambiente si trovino in effetti.
Queste reti abbandonate, perse dai pescatori per svariati motivi, continuano purtroppo a funzionare per lo scopo per cui sono state create, ovvero catturare pesce.
Ma proprio perchè abbandonate, magari incastrate sul fondo o alla deriva, sono di fatto inutili trappole mortali per molti pesci, che li si impigliano e muiono, senza alcun motivo e scopo.
Il fenomeno delle reti fantasma non è certo una novità, ogni tanto ne vengono avvistate e quando possibile recuperate, ma il recupero a mani nude, se non si è preparati e muniti di grande esperienza subacquea, può essere davvero pericoloso.
Inoltre, quando presenti su fondali non profondi, possono rappresentare un grande rischio per i sub, soprattutto perchè, magari quando l’acqua non è molto limpida, si possono palesare davanti all’improvviso.
Fortunatamente nel Bando Europeo “LIFE – Carpione”, che abbiamo candidato e depositato il 4 ottobre scorso, una quota economica importante è stata proprio prevista per la rimozione di queste reti, che saranno raggiunte e rimosse con l’ausilio di ROV subacquei.
Una volta raggiunte quindi, anche a grandi profondità, saranno agganciate e rimosse in sicurezza, ripulendo inoltre il fondale da naylon e altro materiale potenzialmente inquinante.
Si è deciso di investire anche in questo intervento perchè consideriamo le reti fantasma, soprattutto quando presenti nei letti di frega del Carpione, un grosso problema per la specie anche se, tra i tanti da affrontare, almeno questo potrebbe risultare di “facile” soluzione.
Speriamo che il bando LIFE venga promosso e finanziato…tutte le amministrazioni gardesane lo aspettano.
Se così fosse, tra le tante cosa positive che faremo, ci sarà anche la possibilità di fare numerosi video e reportage, che si aggiungeranno a quelli già presenti, proprio sui letti di frega del Carpione, come nel momento della schiusa delle uova, anche a oltre centro metri di profondità, aumentando così la conoscenza di queste zone nascoste che, probabilmente, hanno ancora tando da raccontare.
Teniamo quindi incrociate le dita…
Ringrazio per le foto subacquee Angelo Modina, titolare della VRM videoproduction, esperto videomaker delle profondità gardesane, che gentilmente mi ha concesso l’utilizzo per questo articolo.