Il restauro di Porta Brescia, verso il ritorno al suo splendore rinascimentale
Spesso quando si lavora per il recupero e la riqualificazione di antichi edifici, si possono fare scoperte più o meno interessanti.
Per Porta Brescia è stato così.
Durante le fasi iniziali del restauro, da progetto, era prevista la rimozione del terreno accumulato nel tempo nello spazio compreso tra il lato della porta verso il Feltrin e il muro in sasso di contenimento del terrapieno.
Per capirci…guardando Porta Brescia con le spalle al bar Milleluci, è lo spazio che si trova all’interno di quel piccolo passaggio che si vede a sinistra, tra il margine dell’edificio e il terrapieno.
All’interno di questa zona infatti vi erano grandi volumi di terreno sedimentato nel corso dei secoli.
Una volta rimosso, è torntata alla luce una strana, quanto semplice struttura.
Da quello che ho capito dovrebbe probabilmente essere un bagno pubblico ottocentesco, probabilmente d’epoca asburgica. (Ipotesi).
Sopra questo ritrovamento, grazie alla pulizia fatta, si notano bene anche le strutture in pietra d’appoggio delle travi in legno, che sostenevano l’allora copertura del tetto.
Come detto non é ancora stata chiarita la funzione di questo ritrovamento e non può dirsi certo una scoperta di rilievo ma, se devo essere sincero, quello che mi affascina è un’altra cosa…ovvero che ogni qual volta si effettua un piccolo scavo o si toglie una parte di intonaco da un edificio storico le sorprese, legate al passato, non mancano mai.
E’ infatti successo anche poche settimane fa, con la scoperta delle fondamenta della cinta difensiva medievale…e poi degli archi di quello che sembra il ponte della stessa epoca.
Porta Brescia sta ricevendo un restauro importante, generato dall’acquisizione che il comune di Peschiera ha attenuto dal Demanio dello Stato.
Anche il sottotetto della Porta sarà restaurato.
Sebbene abbia dimensioni modeste, come si vede nella foto, stiamo valutando in concreto se e quale ruolo potrà avere in futuro questo spazio, in relazione alla sua reale accessibilità e fruibilità.
Queste possono sembrare tante piccole cose, magari anche poco importanti ma, quando messe insieme ai restauri già effettuati come quello di Porta Verona con il ritorno del Leone di San Marco, oppure ai camminamenti del Bastione San Marco e Querini e ai prossimi in lista d’attesa, come quelli tra il Tognon e il Feltrin, possono invece fare la differenza nel raccontare e nel dipingere, come in un quadro, l’identità storica di Peschiera del Garda.
Adesso, con la demolizione delle tettoie laterali, Porta Brescia sta velocemente recuperando la sua forma originaria rinascimentale…proprio quella che la Serenissima Repubblica di Venezia le assegnò durante la sua edificazione nel XVI sec.
Peschiera del Garda, come scritto in un articolo precedente, ha evidentemente ancora tanta “storia potenziale”, da liberare.
Per Porta Brescia è stato così.
Durante le fasi iniziali del restauro, da progetto, era prevista la rimozione del terreno accumulato nel tempo nello spazio compreso tra il lato della porta verso il Feltrin e il muro in sasso di contenimento del terrapieno.
Per capirci…guardando Porta Brescia con le spalle al bar Milleluci, è lo spazio che si trova all’interno di quel piccolo passaggio che si vede a sinistra, tra il margine dell’edificio e il terrapieno.
All’interno di questa zona infatti vi erano grandi volumi di terreno sedimentato nel corso dei secoli.
Una volta rimosso, è torntata alla luce una strana, quanto semplice struttura.
Da quello che ho capito dovrebbe probabilmente essere un bagno pubblico ottocentesco, probabilmente d’epoca asburgica. (Ipotesi).
Sopra questo ritrovamento, grazie alla pulizia fatta, si notano bene anche le strutture in pietra d’appoggio delle travi in legno, che sostenevano l’allora copertura del tetto.
Come detto non é ancora stata chiarita la funzione di questo ritrovamento e non può dirsi certo una scoperta di rilievo ma, se devo essere sincero, quello che mi affascina è un’altra cosa…ovvero che ogni qual volta si effettua un piccolo scavo o si toglie una parte di intonaco da un edificio storico le sorprese, legate al passato, non mancano mai.
E’ infatti successo anche poche settimane fa, con la scoperta delle fondamenta della cinta difensiva medievale…e poi degli archi di quello che sembra il ponte della stessa epoca.
Porta Brescia sta ricevendo un restauro importante, generato dall’acquisizione che il comune di Peschiera ha attenuto dal Demanio dello Stato.
Anche il sottotetto della Porta sarà restaurato.
Sebbene abbia dimensioni modeste, come si vede nella foto, stiamo valutando in concreto se e quale ruolo potrà avere in futuro questo spazio, in relazione alla sua reale accessibilità e fruibilità.
Queste possono sembrare tante piccole cose, magari anche poco importanti ma, quando messe insieme ai restauri già effettuati come quello di Porta Verona con il ritorno del Leone di San Marco, oppure ai camminamenti del Bastione San Marco e Querini e ai prossimi in lista d’attesa, come quelli tra il Tognon e il Feltrin, possono invece fare la differenza nel raccontare e nel dipingere, come in un quadro, l’identità storica di Peschiera del Garda.
Adesso, con la demolizione delle tettoie laterali, Porta Brescia sta velocemente recuperando la sua forma originaria rinascimentale…proprio quella che la Serenissima Repubblica di Venezia le assegnò durante la sua edificazione nel XVI sec.
Peschiera del Garda, come scritto in un articolo precedente, ha evidentemente ancora tanta “storia potenziale”, da liberare.