L’escalation della Dreissena bugensis…ora è arrivata anche a Peschiera del Garda
Ed eccola…”finalmente”, si fa per dire, la Dreissena bugensis.
E’ stato un incontro inaspettato e fortuito.
Durante i campionamenti nei porti che abbiamo fatto lunedì scorso con ARPAV, proprio alla ricerca della bugensis, in merito ai controlli pre-dragaggio, che per ora non hanno ancora dato risultati circa la presenza di questa specie aliena, è successo che fuori dal porto Cappuccini, mentre facevo manovra con la barca, ho visto un gambero, un Procambarus clarkii sul fondale.
Visto che il livello è molto basso e dato che avavo in barca alcuni biologi di ARPAV, con cui parlavo appunto di specie aliene, mi sono tirato su le maniche e ho allungato la mano per prenderlo, per valutare insieme su fosse o meno quel tipo di gambero.
Con sorpresa il suo carapace aveva delle Dreissene polymophe attaccate ed è stato lì che una una biologa ha notato, sulla pancia del gambero, queste tre Dreissene bugensis, che ha staccato.
Non ho potuto fotografare il gamberone solo perchè avevo braccia e mani bagnate…ma le tre bivalvi le ho tenute e fotografate in un secondo momento.
Poco tempo fa, in questo articolo dal titolo: “L’arrivo della Dreissena bugensis nel Lago di Garda”, scrissi che questa specie, nel giro di pochi anni, avrebbe colonizzato tutto il Garda, come riportato nella pubblicazione scientifica dedicata che avevo studiato.
Ora mi sono reso conto, avendola trovata a Peschiera del Garda, che ha già probabilmente colonizzato tutto il Garda, visto che le prime segnalazioni sono avvenute a Castelletto di Brenzone e Bardolino, solo il marzo scorso.
Adesso, sempre stando alla pubblicazione scientifica di riferimento, diventerà la specie prevalente…come successo nel Lago di Costanza per esempio.
Un ciclo che si stà realizzando proprio secondo “copione”.
Questa specie, originaria del Dnieper, è arrivata attraverso natanti contaminati provenienti da altri laghi o fiumi.
Entrata nel Garda si è subito acclimatata e riprodotta, arrivando da nord a sud in pochissimo tempo.
Da adesso al momento in cui preverrà su altre specie sarà solo questione di tempo, poco tempo probabilmente.
Ora che la neo giunta di Regione Lombardia si è insediata, credo che non ci sarà più nulla che impedirà di tradurre la proposta sulla Sanificazione Carene e Motori, seguendo l’iter già intrapreso da Regione Veneto, in legge interregionale, onorando così uno dei punti del Contratto di Lago.
E’ stato un incontro inaspettato e fortuito.
Durante i campionamenti nei porti che abbiamo fatto lunedì scorso con ARPAV, proprio alla ricerca della bugensis, in merito ai controlli pre-dragaggio, che per ora non hanno ancora dato risultati circa la presenza di questa specie aliena, è successo che fuori dal porto Cappuccini, mentre facevo manovra con la barca, ho visto un gambero, un Procambarus clarkii sul fondale.
Visto che il livello è molto basso e dato che avavo in barca alcuni biologi di ARPAV, con cui parlavo appunto di specie aliene, mi sono tirato su le maniche e ho allungato la mano per prenderlo, per valutare insieme su fosse o meno quel tipo di gambero.
Con sorpresa il suo carapace aveva delle Dreissene polymophe attaccate ed è stato lì che una una biologa ha notato, sulla pancia del gambero, queste tre Dreissene bugensis, che ha staccato.
Non ho potuto fotografare il gamberone solo perchè avevo braccia e mani bagnate…ma le tre bivalvi le ho tenute e fotografate in un secondo momento.
Poco tempo fa, in questo articolo dal titolo: “L’arrivo della Dreissena bugensis nel Lago di Garda”, scrissi che questa specie, nel giro di pochi anni, avrebbe colonizzato tutto il Garda, come riportato nella pubblicazione scientifica dedicata che avevo studiato.
Ora mi sono reso conto, avendola trovata a Peschiera del Garda, che ha già probabilmente colonizzato tutto il Garda, visto che le prime segnalazioni sono avvenute a Castelletto di Brenzone e Bardolino, solo il marzo scorso.
Adesso, sempre stando alla pubblicazione scientifica di riferimento, diventerà la specie prevalente…come successo nel Lago di Costanza per esempio.
Un ciclo che si stà realizzando proprio secondo “copione”.
Questa specie, originaria del Dnieper, è arrivata attraverso natanti contaminati provenienti da altri laghi o fiumi.
Entrata nel Garda si è subito acclimatata e riprodotta, arrivando da nord a sud in pochissimo tempo.
Da adesso al momento in cui preverrà su altre specie sarà solo questione di tempo, poco tempo probabilmente.
Ora che la neo giunta di Regione Lombardia si è insediata, credo che non ci sarà più nulla che impedirà di tradurre la proposta sulla Sanificazione Carene e Motori, seguendo l’iter già intrapreso da Regione Veneto, in legge interregionale, onorando così uno dei punti del Contratto di Lago.