Le reali proporzioni del deficit idrico
Oggi pubblico questo semplice grafico che ho elaborato per cercare di rendere chiare le proporzioni che riguardano il deficit idrico (espresso in metri) del Lago di Garda…contestualizzandolo.
In giallo è rappresentata l’attuale mancanza idrica, in relazione ai livelli medi degli ultimi anni (primavera) che, messa a confronto (in scala ovviamente), con il livello della profondità media e massima del Lago di Garda, spero possa rendere l’idea delle proprozioni di cui parlavo.
L’attuale mancanza d’acqua, quando messa in relazione all’intero volume idrico del Lago di Garda, risulta minima.
Questo non significa che ciò che stà succedendo sia trascurabile, TUTT’ALTRO, sia chiaro, ma come dicevo va contestualizzato e non strumentalizzato.
La crisi idrica, se ci riferiamo solo al Lago di Garda, non può essere generalizzata valutando come riferimento il volume deciso artificialmente nel 1965, dopo la costruzione dell’Edificio Regolatore (diga di Salionze), ovvero il regime idrico di massimo invaso compreso tra +15cm e +140cm sopra lo zero idrometrico (oggi siamo a +62 cm, in crescita).
Il Lago di Garda non si “svuota” avvicinandosi allo zero idrometrico…si consuma piuttosto quella quota idrica sopra citata, che non rappresenta chiaramente l’intero Garda.
Questo è in parte ciò che stà alla base della disinformazione legata ai livelli del Lago.
Inoltre se si aggiunge la confusione in merito alle “percentuali di riempimento” del Lago che, riferendosi appunto alla disponibilità idrica compresa all’interno di quel “range” sopra descritto (+15/+140), ha spesso portato fuori strada, volutamente o meno, sia alcuni giornalisti che anche qualche parlamentare italiano.
Infatti quando giusto pochi mesi fa si leggeva, per esempio, che “il Lago di Garda è pieno solo al 25%”, notizia tra le altre cose uscita proprio durante una “question time” alla Camera dei Deputati, era facile pensare, per chi ascoltava, che il Garda avesse solo il 25% di acqua del suo invaso, ovvero il 75% in meno di tutta la sua acqua.
Tutto errato ovviamente.
Fu infatti uno dei tanti errori di interpretazione dei dati, cosa che può anche capitare ci mancherebbe…ma, messo insieme ad altre notizie errate, ha contribuito a creare quella diffusa disinforazione cavalcata poi ad arte da certe testate giornalistiche, soprattutto d’oltralpe, intente a trovare ogni “appiglio” possibile per denigrare la “destinazione Garda” in favore d’altre destinazioni…e questa non è certo una novità.
In realtà il Lago di Garda ha moltissima acqua e quella che manca, tra l’altro fortunatamente in recupero con queste piogge, è solo una piccolissima percentuale, come si vede nel grafico.
E’ però su quella piccolissima percentuale che si basano gli usi plurimi agricoli, idroelettrici, turistici…e parte dell’equilibrio dell’habitat gardesano.
Questo dovrebbe far capire l’importanza nel risparmio di ogni cm di livello idrico.
Il grafico quindi è solo una modalità che ho deciso di adottare per cercare di smontare tutte quelle notizie, video, interviste che hanno permeato il web ed i social, anche internazionali, sulla situazione del Garda, che veniva descritto, in taluni casi, come praticamente “secco” ed in gravissima crisi.
La questione siccità però esiste, come il riscaldamento globale che anche il Lago subisce ed è quindi importante restare all’interno dei numeri reali…provando semplicemente a spiegare, per capire, comprendere e difendersi così anche dalle fake news.
Il fatto è che quella sottile linea gialla, per quanto sembri poco significante, ha comunque un peso per il Garda, non tanto come detto per il bilancio del suo volume idrico, quanto per il suo habitat e quindi va letta ed interpretata per quello che è.
Per ora il Lago di Garda, complice il meteo e anche una attenta programmazione volta al massimo risparmio idrico, attuata dal Consorzio irriguo del Mincio e Garda/Chiese, con la supervisione di AIPO e Comunità del Garda, ha potuto recuperare, in controtendenza, già parecchi cm di livello.
La stagione irrigua è comunque appena all’inizio…ci saranno vari problemi ancora da affrontare e le piogge di maggio, per quanto abbondanti, non risolveranno completamente la situazione e sorattutto non devono far pensare che tutti i problemi siano già alle nostre spalle.
In giallo è rappresentata l’attuale mancanza idrica, in relazione ai livelli medi degli ultimi anni (primavera) che, messa a confronto (in scala ovviamente), con il livello della profondità media e massima del Lago di Garda, spero possa rendere l’idea delle proprozioni di cui parlavo.
L’attuale mancanza d’acqua, quando messa in relazione all’intero volume idrico del Lago di Garda, risulta minima.
Questo non significa che ciò che stà succedendo sia trascurabile, TUTT’ALTRO, sia chiaro, ma come dicevo va contestualizzato e non strumentalizzato.
La crisi idrica, se ci riferiamo solo al Lago di Garda, non può essere generalizzata valutando come riferimento il volume deciso artificialmente nel 1965, dopo la costruzione dell’Edificio Regolatore (diga di Salionze), ovvero il regime idrico di massimo invaso compreso tra +15cm e +140cm sopra lo zero idrometrico (oggi siamo a +62 cm, in crescita).
Il Lago di Garda non si “svuota” avvicinandosi allo zero idrometrico…si consuma piuttosto quella quota idrica sopra citata, che non rappresenta chiaramente l’intero Garda.
Questo è in parte ciò che stà alla base della disinformazione legata ai livelli del Lago.
Inoltre se si aggiunge la confusione in merito alle “percentuali di riempimento” del Lago che, riferendosi appunto alla disponibilità idrica compresa all’interno di quel “range” sopra descritto (+15/+140), ha spesso portato fuori strada, volutamente o meno, sia alcuni giornalisti che anche qualche parlamentare italiano.
Infatti quando giusto pochi mesi fa si leggeva, per esempio, che “il Lago di Garda è pieno solo al 25%”, notizia tra le altre cose uscita proprio durante una “question time” alla Camera dei Deputati, era facile pensare, per chi ascoltava, che il Garda avesse solo il 25% di acqua del suo invaso, ovvero il 75% in meno di tutta la sua acqua.
Tutto errato ovviamente.
Fu infatti uno dei tanti errori di interpretazione dei dati, cosa che può anche capitare ci mancherebbe…ma, messo insieme ad altre notizie errate, ha contribuito a creare quella diffusa disinforazione cavalcata poi ad arte da certe testate giornalistiche, soprattutto d’oltralpe, intente a trovare ogni “appiglio” possibile per denigrare la “destinazione Garda” in favore d’altre destinazioni…e questa non è certo una novità.
In realtà il Lago di Garda ha moltissima acqua e quella che manca, tra l’altro fortunatamente in recupero con queste piogge, è solo una piccolissima percentuale, come si vede nel grafico.
E’ però su quella piccolissima percentuale che si basano gli usi plurimi agricoli, idroelettrici, turistici…e parte dell’equilibrio dell’habitat gardesano.
Questo dovrebbe far capire l’importanza nel risparmio di ogni cm di livello idrico.
Il grafico quindi è solo una modalità che ho deciso di adottare per cercare di smontare tutte quelle notizie, video, interviste che hanno permeato il web ed i social, anche internazionali, sulla situazione del Garda, che veniva descritto, in taluni casi, come praticamente “secco” ed in gravissima crisi.
La questione siccità però esiste, come il riscaldamento globale che anche il Lago subisce ed è quindi importante restare all’interno dei numeri reali…provando semplicemente a spiegare, per capire, comprendere e difendersi così anche dalle fake news.
Il fatto è che quella sottile linea gialla, per quanto sembri poco significante, ha comunque un peso per il Garda, non tanto come detto per il bilancio del suo volume idrico, quanto per il suo habitat e quindi va letta ed interpretata per quello che è.
Per ora il Lago di Garda, complice il meteo e anche una attenta programmazione volta al massimo risparmio idrico, attuata dal Consorzio irriguo del Mincio e Garda/Chiese, con la supervisione di AIPO e Comunità del Garda, ha potuto recuperare, in controtendenza, già parecchi cm di livello.
La stagione irrigua è comunque appena all’inizio…ci saranno vari problemi ancora da affrontare e le piogge di maggio, per quanto abbondanti, non risolveranno completamente la situazione e sorattutto non devono far pensare che tutti i problemi siano già alle nostre spalle.