Brenta, Adige e Fiume Po…
Un “off topic” per questo mio sito, ma l’immagine merita davvero un piccolo articolo, per la sua assoluta bellezza.
Dopo le intense piogge e maltempo il Fiume Po scarica a mare enormi volumi di acqua e sedimenti, come risultato degli apporti intensi ricevuti dai suoi molti affluenti, come il Lago di Garda, che ha raggiunto i +134cm sopra lo zero idrometrico (praticamente il 100% del suo riempimento) e quindi il Fiume Mincio, che proprio dal Garda sta ricevendo 150m³/s di portata idrica in scarico.
A nord del delta del Grande Fiume si vede scaricare il Fiume Adige e poco sopra il Brenta.
In questa foto satellitare quindi si vede perfettamente il “traguardo” che le acque dei maggiori fiumi del nord Italia tagliano a fine della loro corsa, gettandosi a mare, portando con loro sedimenti e materiale che nei millenni hanno contribuito a formare il delta del Po e nell’ultimo secolo, anche l’attuale spiaggia di Sottomarina, dopo che la costruzione della sua “diga”, ovvero la bocca più a sud della Laguna di Venezia, ha creato i presupposti fisici per un accumulo degli stessi sedimenti.
Immagini dei satelliti europei, credits: Copernicus Sentinel-2🛰️🇪🇺 scattate il 4 novembre.
Dopo le intense piogge e maltempo il Fiume Po scarica a mare enormi volumi di acqua e sedimenti, come risultato degli apporti intensi ricevuti dai suoi molti affluenti, come il Lago di Garda, che ha raggiunto i +134cm sopra lo zero idrometrico (praticamente il 100% del suo riempimento) e quindi il Fiume Mincio, che proprio dal Garda sta ricevendo 150m³/s di portata idrica in scarico.
A nord del delta del Grande Fiume si vede scaricare il Fiume Adige e poco sopra il Brenta.
In questa foto satellitare quindi si vede perfettamente il “traguardo” che le acque dei maggiori fiumi del nord Italia tagliano a fine della loro corsa, gettandosi a mare, portando con loro sedimenti e materiale che nei millenni hanno contribuito a formare il delta del Po e nell’ultimo secolo, anche l’attuale spiaggia di Sottomarina, dopo che la costruzione della sua “diga”, ovvero la bocca più a sud della Laguna di Venezia, ha creato i presupposti fisici per un accumulo degli stessi sedimenti.
Immagini dei satelliti europei, credits: Copernicus Sentinel-2🛰️🇪🇺 scattate il 4 novembre.