Uno scorcio…tanta storia

Uno scorcio…tanta storia
Ci sono scorci di Peschiera del Garda che un occhio attento e curioso riesce a vedere ed immortalare, come ha fatto Massimiliano Cerizza, che ringrazio per avermi concesso l’utilizzo di questo scatto.
Siamo all’imbocco della piccola darsena in fianco all’ex stabilimento ittiogenico di Peschiera del Garda, nella Fossetta…credo il secondo in ordine cronologico (ved. le due foto in B/N, prese dal Centro di Documentazione Storica della Fortezza di Peschiera), arrivato dopo il Regio Stabilimento di Pescicoltura e prima dello stabile oggi diventato sede della Remiera Peschiera.
Vedendo questo scatto non posso fare a meno di pensare alle peschiere di Peschiera del Garda, agli stabilimenti ittiogenici che si sono succeduti nel tempo e a quanto oggi avremo ancora bisogno, in generale, di quelle attenzioni e di quella Cultura dell’Acqua andata velocemente perduta nell’immaginario e nel “sentire” collettivo.
Peschiera ed il Lago di Garda vivono principalmente di turismo, un turismo oggi molto dinamico, dove la promozione della destinazione deve evolvere continuamente per stare la passo con i tempi e le esigenze della società, è un mondo sempre alla ricerca della novità e dell’esperienza da vivere; ci sono inoltre “competitor”, anche molto agguerriti e ben finanziati in taluni casi che giustamente cercano di far emergere le loro destinazioni.
In tutta questa frenesia ci sono anche dei punti fermi che sono come le fondamenta sopra cui si costruisce un palazzo…queste fondamenta sono l’habitat, la biodiversità, l’ecosistema gardesano e la qualità dell’acqua, ovvero ciò che definisce in sé il Lago di Garda, di cui l’ittiofauna è parte integrante; togline una o più ed il palazzo crolla.
Il Lago di Garda, quando sano, quando in grado di esprimere le sue caratteristiche qualitative/ambientali al pari delle sue tradizioni è quel palazzo dalle fondamenta però indistruttibili e delle caratteristiche non imitabili, sopra le quali puoi costruire e programmare un futuro solido.
Ci sono però delle priorità da rispettare, le fondamenta di cui sopra appunto e bisogna tutelarle, non le si possono ignorare.
Ecco uno dei motivi per cui dedico attenzione verso determinate dinamiche legate al Lago di Garda, attenzione che non è mai fine a sé stessa, è piuttosto un ragionamento a 360° che mira ad una comprensione doverosa ed imprescindibile per il nostro futuro.