Canali, ponti e isole a Peschiera del Garda
Ma come si è arrivati all’attuale Peschiera del Garda?
In breve…4 canali, 3 isole di cui 2 costituiscono il centro storico, 7 ponti, un sistema fortificato rinascimentale costruito inglobando un precedente castello medioevale, costruito a sua volta sopra un fortilizio romano sui resti di uno dei villaggi palafitticoli dell’Età del Bronzo più importante del periodo.
Insomma possiamo dire che a Peschiera, nel corso di millenni di storia, nessuno è mai rimasto con “le mani in scarsèla”.
Pensiamo solo al grande lavoro di scavo che ha interessato Peschiera del Garda nel corso dei secoli, che ho riportato in successione in foto.
La prima in apertura dell’articolo è la ricostruzione del centro abitato di Peschiera, in epoca comunale, quindi intorno al XIsec, quando l’inzio del Fiume Mincio appariva ancora nel suo stato originario.
Da piccolo centro sulla sponda ovest dell’emissario del Garda, il Fiume Mincio quindi, si è cominciato a scavare creando canali, dapprima quello a ovest, che ha isolato l’attuale centro storico abitato del paese, successivamente nella parte “militare”, dove troviamo oggi il Parco Catullo e le varie caserme tra cui la “Scuola di Polizia di Stato”.
Questi canali, scavati a scopo difensivo chiaramente, hanno creato a loro volta isole che hanno avuto quindi bisogno di ponti per essere connesse alla terraferma, quindi Porta Verona e Porta Brescia o di campagna.
Una vera modifica radicale del territoro attraverso scavi fatti a mano, con badile e piccone, in acqua…e a corrente tra le altre cose.
Opere idrauliche di grande impatto che hanno trasformato, in un certo senso, un emissario in un delta, ramificando quindi il deflusso del Garda nel Mincio.
Questo breve articolo è solo una “semplice” riflessione su ciò che abbiamo sotto gli occhi e sotto i nostri piedi, perchè è affascinante sapere che ciò che oggi vediamo è stato il frutto certamente di grandi sacrifici, di grandi lavori e progettazioni.
Averne la consapevolezza è un aiuto importante nell’apprezzare ciò che troppo spesso magari diamo per scontato.
Giusto ricordarselo ogni tanto.
In breve…4 canali, 3 isole di cui 2 costituiscono il centro storico, 7 ponti, un sistema fortificato rinascimentale costruito inglobando un precedente castello medioevale, costruito a sua volta sopra un fortilizio romano sui resti di uno dei villaggi palafitticoli dell’Età del Bronzo più importante del periodo.
Insomma possiamo dire che a Peschiera, nel corso di millenni di storia, nessuno è mai rimasto con “le mani in scarsèla”.
Pensiamo solo al grande lavoro di scavo che ha interessato Peschiera del Garda nel corso dei secoli, che ho riportato in successione in foto.
La prima in apertura dell’articolo è la ricostruzione del centro abitato di Peschiera, in epoca comunale, quindi intorno al XIsec, quando l’inzio del Fiume Mincio appariva ancora nel suo stato originario.
Da piccolo centro sulla sponda ovest dell’emissario del Garda, il Fiume Mincio quindi, si è cominciato a scavare creando canali, dapprima quello a ovest, che ha isolato l’attuale centro storico abitato del paese, successivamente nella parte “militare”, dove troviamo oggi il Parco Catullo e le varie caserme tra cui la “Scuola di Polizia di Stato”.
Questi canali, scavati a scopo difensivo chiaramente, hanno creato a loro volta isole che hanno avuto quindi bisogno di ponti per essere connesse alla terraferma, quindi Porta Verona e Porta Brescia o di campagna.
Una vera modifica radicale del territoro attraverso scavi fatti a mano, con badile e piccone, in acqua…e a corrente tra le altre cose.
Opere idrauliche di grande impatto che hanno trasformato, in un certo senso, un emissario in un delta, ramificando quindi il deflusso del Garda nel Mincio.
Questo breve articolo è solo una “semplice” riflessione su ciò che abbiamo sotto gli occhi e sotto i nostri piedi, perchè è affascinante sapere che ciò che oggi vediamo è stato il frutto certamente di grandi sacrifici, di grandi lavori e progettazioni.
Averne la consapevolezza è un aiuto importante nell’apprezzare ciò che troppo spesso magari diamo per scontato.
Giusto ricordarselo ogni tanto.