Dichiarato lo “Stato di Emergenza” per siccità
Il 4 luglio il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato d’emergenza, vista la siccità, per il Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia…con validità fino al 31 dicembre 2022.
Sono stati stanziati, per le regioni sopra indicate, ben 36 milioni di euro oltre alla nomina di un commissario straordinario e l’avvio delle prime azioni volte a contrastare la crisi.
Il Ministro degli Affari Regionali e Autonomie, nonché Presidente della Comunità del Garda, Mariastella Gelmini, ha inoltre espresso con un comunicato stampa, la possibilità di usare risorse economiche per un valore di 2 miliardi e 800 milioni di euro, previsite nel PNRR, in investimenti sulle reti idriche di distribuzione e sistemi di irrigazione.
La possibilità di utilizzare questi fondi in modo strutturale per le gestione delle risorsa idrica rappresenta davvero un’ottima notizia.
Come scrissi nell’articolo pubblicato su GN – Gardanotizie, che ho messo come immagine, il tema di come riconsiderare i corpi idrici, il loro scorrimento e derivazione trovo sia davvero molto pertinente in questo momento.
Le risorse economiche ci sono e la situazione di crisi che stiamo vivendo ha certamente contribuito ad accendere i riflettori, ad ogni livello istituzionale, sulla questione acqua…su cui ho tante volte scritto.
La volontà ora è portare con i dovuti modi e nelle corrette sedi l’attenzione anche sulla qualità dei corpi idrici, tramite l’efficientamento dei depuratori, collettori e sistemi naturali di fitodepurazione, affinché le azioni che saranno intraprese, visto quanto riportato, tengano conto di questi importanti e pertinenti fattori, di cui nel prossimo futuro avremo certamente sempre più bisogno.
Il PNRR offre una possibilità che non bisogna lasciarsi scappare, ovvero quella di concordare, attraverso un tavolo tecnico ai massimi livelli, facendo confluire nello stesso tutte le ultime conoscenze in ambito di idraulica applicata ai bacini idrici e rinaturalizzazione degli stessi, al fine di concordare spese ed investimenti in modo multidisciplinare, con una visione a lungo termine.
E’ ora di fare finalmente delle scelte forti e decise per garantire un futuro all’ecosistema, all’habitat e di fatto quindi al nostro stile di vita.
Quantità e qualità, quando si parla di acqua, sono concetti che non possono essere trattati e pensati separatamente.
Ringrazio il direttore del mensile GN – Gardanotizie, Luigi Del Pozzo, per aver pubblicato il mio 21° articolo dal titolo: “Irrigazione, canalizzazioni e rinaturalizzazione…quale strada per il futuro” nell’uscita di Luglio con un tempismo direi perfetto.
Sono stati stanziati, per le regioni sopra indicate, ben 36 milioni di euro oltre alla nomina di un commissario straordinario e l’avvio delle prime azioni volte a contrastare la crisi.
Il Ministro degli Affari Regionali e Autonomie, nonché Presidente della Comunità del Garda, Mariastella Gelmini, ha inoltre espresso con un comunicato stampa, la possibilità di usare risorse economiche per un valore di 2 miliardi e 800 milioni di euro, previsite nel PNRR, in investimenti sulle reti idriche di distribuzione e sistemi di irrigazione.
La possibilità di utilizzare questi fondi in modo strutturale per le gestione delle risorsa idrica rappresenta davvero un’ottima notizia.
Come scrissi nell’articolo pubblicato su GN – Gardanotizie, che ho messo come immagine, il tema di come riconsiderare i corpi idrici, il loro scorrimento e derivazione trovo sia davvero molto pertinente in questo momento.
Le risorse economiche ci sono e la situazione di crisi che stiamo vivendo ha certamente contribuito ad accendere i riflettori, ad ogni livello istituzionale, sulla questione acqua…su cui ho tante volte scritto.
La volontà ora è portare con i dovuti modi e nelle corrette sedi l’attenzione anche sulla qualità dei corpi idrici, tramite l’efficientamento dei depuratori, collettori e sistemi naturali di fitodepurazione, affinché le azioni che saranno intraprese, visto quanto riportato, tengano conto di questi importanti e pertinenti fattori, di cui nel prossimo futuro avremo certamente sempre più bisogno.
Il PNRR offre una possibilità che non bisogna lasciarsi scappare, ovvero quella di concordare, attraverso un tavolo tecnico ai massimi livelli, facendo confluire nello stesso tutte le ultime conoscenze in ambito di idraulica applicata ai bacini idrici e rinaturalizzazione degli stessi, al fine di concordare spese ed investimenti in modo multidisciplinare, con una visione a lungo termine.
E’ ora di fare finalmente delle scelte forti e decise per garantire un futuro all’ecosistema, all’habitat e di fatto quindi al nostro stile di vita.
Quantità e qualità, quando si parla di acqua, sono concetti che non possono essere trattati e pensati separatamente.
Ringrazio il direttore del mensile GN – Gardanotizie, Luigi Del Pozzo, per aver pubblicato il mio 21° articolo dal titolo: “Irrigazione, canalizzazioni e rinaturalizzazione…quale strada per il futuro” nell’uscita di Luglio con un tempismo direi perfetto.