Al via il progetto: “Parco Ittiogenico Sperimentale” a Peschiera del Garda
1700 piantine di canneto, Phragmites australis, piantate su 70 bio-rulli da 3mt x 45cm e immesse a lago per tentare una cosa mai provata prima, ovvero la rigenerazione di un intero habitat.
A questo primo step ne seguiranno altri, tra cui la ricostruzione dei letti di frega, tramite la posa di ghiaino che verrà calato sui determinati fondali, oltre alla produzione di materiale didattico/divulgativo sulla “Cultura dell’Acqua”.
Un insieme quindi di azioni cominciate oggi, ma che proseguiranno per i prossimi tre anni, attraverso l’uso di tecniche sia sperimentali che conosciute.
Tutto questo avverrà seguendo il cronoprogramma del progetto candidato dal Comune di Peschiera del Garda, finanziato dalla Fondazione Cariverona attraverso il Bando Habitat e co-finanziato da Regione del Veneto in collaborazione con Veneto Agricoltura e Gardaland Sea Life.
Questo è l’inizio della creazione del “𝗣𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗦𝗽𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗜𝘁𝘁𝗶𝗼𝗴𝗲𝗻𝗶𝗰𝗼” di Peschiera del Garda, che nasce quindi oggi all’interno dei canali, protetto delle mura rinascimentali della città.
Questo periodo dell’anno certo non sarebbe il più indicato per la crescita del canneto, ma sono le esperienze che svilupperemo adesso, dalla vegetazione in bio-rullo, alla posa, galleggiamento e durata in acqua dello stesso, a renderci edotti ed esperti quando il progetto entrerà completamente nel vivo…ovvero in primavera/estate.
E’ una fase, questa, talmente sperimentale, che anche noi come gli esperti, stiamo e staremo attenti agli sviluppo per “affinare la tecnica” e farene una linea guida attendibile.
Ci sarà ovviamente la collaborazione di vari professionisti del settore, con il sostegno di piú realtà associative locali, come gli Amici del Gondolin, oggi presenti.
Ogni risultato che otterremo sarà successivamente ordinato in una “linea guida” che invieremo poi a tutti i comuni gardesani affinché, se ne avessero occasione, possano replicare agevolmente il progetto dove possibile.
É un percorso cominciato nel 2020 che finalmente ha “visto la luce” oggi dopo tanti ostacoli…ed é stato possibile solo grazie alla costanza e alla determinazione nel voler fornire un concreta risposta ad un ecosistema che chiede aiuto, un ecosistema che é patrimonio di tutti, a cui nessuno può consciamente rinunciare.
Per questo bisogna assolutamente tentare, e così faremo, ogni cosa possibile per recuperarlo.
Del resto…”Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?”
Cit. Vincent van Gogh.
A questo primo step ne seguiranno altri, tra cui la ricostruzione dei letti di frega, tramite la posa di ghiaino che verrà calato sui determinati fondali, oltre alla produzione di materiale didattico/divulgativo sulla “Cultura dell’Acqua”.
Un insieme quindi di azioni cominciate oggi, ma che proseguiranno per i prossimi tre anni, attraverso l’uso di tecniche sia sperimentali che conosciute.
Tutto questo avverrà seguendo il cronoprogramma del progetto candidato dal Comune di Peschiera del Garda, finanziato dalla Fondazione Cariverona attraverso il Bando Habitat e co-finanziato da Regione del Veneto in collaborazione con Veneto Agricoltura e Gardaland Sea Life.
Questo è l’inizio della creazione del “𝗣𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗦𝗽𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗜𝘁𝘁𝗶𝗼𝗴𝗲𝗻𝗶𝗰𝗼” di Peschiera del Garda, che nasce quindi oggi all’interno dei canali, protetto delle mura rinascimentali della città.
Questo periodo dell’anno certo non sarebbe il più indicato per la crescita del canneto, ma sono le esperienze che svilupperemo adesso, dalla vegetazione in bio-rullo, alla posa, galleggiamento e durata in acqua dello stesso, a renderci edotti ed esperti quando il progetto entrerà completamente nel vivo…ovvero in primavera/estate.
E’ una fase, questa, talmente sperimentale, che anche noi come gli esperti, stiamo e staremo attenti agli sviluppo per “affinare la tecnica” e farene una linea guida attendibile.
Ci sarà ovviamente la collaborazione di vari professionisti del settore, con il sostegno di piú realtà associative locali, come gli Amici del Gondolin, oggi presenti.
Ogni risultato che otterremo sarà successivamente ordinato in una “linea guida” che invieremo poi a tutti i comuni gardesani affinché, se ne avessero occasione, possano replicare agevolmente il progetto dove possibile.
É un percorso cominciato nel 2020 che finalmente ha “visto la luce” oggi dopo tanti ostacoli…ed é stato possibile solo grazie alla costanza e alla determinazione nel voler fornire un concreta risposta ad un ecosistema che chiede aiuto, un ecosistema che é patrimonio di tutti, a cui nessuno può consciamente rinunciare.
Per questo bisogna assolutamente tentare, e così faremo, ogni cosa possibile per recuperarlo.
Del resto…”Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?”
Cit. Vincent van Gogh.