Dove si trovava l’antico porto di Peschiera del Garda?
Di tutta la cortina muraria rinascimentale di Peschiera del Garda, solo una parte fu demolita di proposito…ovvero la cortina Tognon.
Questa cortina muraria, che per capirci si estendeva dall’odierno bar “Le Vecchie Mura”, dove sono esposte queste foto, fino alla zona compresa tra il distibutore di benzina e l’inizio del molo Unità d’Italia (Navigarda), formava nella sua estremità l’imbocco dell’antico porto di Peschiera, nello spazio acqueo compreso con il Bastione Querini, che nella foto pricipale in copertina si trova sulla destra.
Per orientarsi meglio, visto che non è facile immaginare strutture che non esistono più, basta mettersi sul Ponte San Giovanni nel Canale di Mezzo, sul marciapiede, con le spalle al Ponte dei Voltoni e lo sguardo a lago verso il molo, quindi a nord.
Sulla destra vedremo subito il Bastione Querini, mentre sulla sinistra, dove oggi c’è il parcheggio e il Monumento ai Caduti, avremo visto, almeno fino al 1910 circa, la cortina Tognon, alta quanto il Bastione Querini. Le foto che ho inserito, tratte dal libro “Peschiera è Graziosa e Bella” di F.Prospero e G.Capone spiegano perfettamente questo punto di vista e mostrano benissimo la parte terminale della cortina Tognon, oggi non più presente.
Quindi se seguiamo la direzione dello sguardo del Legionario Romano che rappresenta il Monumento ai Caduti, immaginandolo presente prima del 1910, il suo volto avrebbe guardato proprio la Cortina Tognon, che si trovava a delimitare la banchina dell’odierno porto, chiudendo completamente l’attuale vista a lago dal parcheggio del porto. Nelle foto è possibile vedere anche gli ormeggi delle navi, sia passeggeri che merci.>br> Al tempo in cui furono scattate, se avessimo dovuto recarci fino all’estremo nord del Lago di Garda, avremo passato il confine di stato tra l’Italia e l’Austria, oggi delimitato dalla linea di confine tra Veneto, Lombardia e Trentino.
Con questo piccolo articolo spero di aver aiutato ad identificare una parte della cinta muraria che non esiste più, agevolando così la comprensione di come poteva sembrare la fortezza di Peschiera del Garda, quando ancora nella sua integrità.
Questa cortina muraria, che per capirci si estendeva dall’odierno bar “Le Vecchie Mura”, dove sono esposte queste foto, fino alla zona compresa tra il distibutore di benzina e l’inizio del molo Unità d’Italia (Navigarda), formava nella sua estremità l’imbocco dell’antico porto di Peschiera, nello spazio acqueo compreso con il Bastione Querini, che nella foto pricipale in copertina si trova sulla destra.
Per orientarsi meglio, visto che non è facile immaginare strutture che non esistono più, basta mettersi sul Ponte San Giovanni nel Canale di Mezzo, sul marciapiede, con le spalle al Ponte dei Voltoni e lo sguardo a lago verso il molo, quindi a nord.
Sulla destra vedremo subito il Bastione Querini, mentre sulla sinistra, dove oggi c’è il parcheggio e il Monumento ai Caduti, avremo visto, almeno fino al 1910 circa, la cortina Tognon, alta quanto il Bastione Querini. Le foto che ho inserito, tratte dal libro “Peschiera è Graziosa e Bella” di F.Prospero e G.Capone spiegano perfettamente questo punto di vista e mostrano benissimo la parte terminale della cortina Tognon, oggi non più presente.
Quindi se seguiamo la direzione dello sguardo del Legionario Romano che rappresenta il Monumento ai Caduti, immaginandolo presente prima del 1910, il suo volto avrebbe guardato proprio la Cortina Tognon, che si trovava a delimitare la banchina dell’odierno porto, chiudendo completamente l’attuale vista a lago dal parcheggio del porto. Nelle foto è possibile vedere anche gli ormeggi delle navi, sia passeggeri che merci.>br> Al tempo in cui furono scattate, se avessimo dovuto recarci fino all’estremo nord del Lago di Garda, avremo passato il confine di stato tra l’Italia e l’Austria, oggi delimitato dalla linea di confine tra Veneto, Lombardia e Trentino.
Con questo piccolo articolo spero di aver aiutato ad identificare una parte della cinta muraria che non esiste più, agevolando così la comprensione di come poteva sembrare la fortezza di Peschiera del Garda, quando ancora nella sua integrità.