Il Lago di Garda, con una superficie di 367,945 chilometri quadrati è il 24° lago europeo per grandezza, il primo in Italia. Si colloca a 65mt s.l.m ed ha un perimetro di 164,7 chilometri. La sua lunghezza, misurata nell’asse maggiore è di 53,5 chilometri, mentre la larghezza massima è di 16,7. La sua profondità massima è di 350 metri e calcolando la sua altezza sul livello del mare, il Garda rappresenta la cripto-depressione più profonda d’Italia.
Il Lago di Garda, oltre ad essere un ambiente naturale unico e una riserva idropotabile importantissima è anche l’insieme di elementi come l’habitat, l’ittiofauna, l’avifauna che insieme hanno dato origine a molte tradizioni legate alla pesca che, fino in tempi recenti, è stata la principale fonte di sostentamento delle genti gardesane.
La pesca quindi, legata alle tradizioni e al pesce gardesano, sono la vera identità del Lago di Garda.
Per comprendere appunto la sua vera identità al fine di realizzare azioni a sostegno e del suo recupero e mantenimento, serve studiare la storia gardesana, comprendere quale era il volto del Lago prima dell’avvento del turismo e del “boom” economico post bellico.
Capire realmente quali erano le dinamiche e gli equilibri che regolavano il Lago di Garda, quando ancora in condizione di esprimere naturalmente le sue caratteristiche, risulta per chiunque ma soprattutto per un amministratore del territorio, un punto fermo e imprescindibile.
Per questo, parallelamente al mio lavoro come pubblico amministratore, pubblico settimanalmente informazioni, considerazioni e ricerche storiche sul Lago di Garda, al fine di stimolare la consapevolezza in merito all’ambiente naturale che ci circonda e degli equilibri che lo governano, con un occhio attento e lungimirante verso il futuro.