L’identità, il senso di appartenenza in una comunità passa anche dalla storia e della conoscenza della cultura locale…elementi non divisivi, anzi, inclusivi e di formazione.
Le cicliche carenze idriche rappresentano un grosso “stress” ambientale e un danno all’economia, ma soprattutto sono campanelli d’allarme che non possono restare inascoltati.
A fine anni ’70 il Persico Reale si ridusse drasticamente nel Lago di Garda. Si effuò così una delle prime e più efficaci azioni di recupero della specie.
L’apertura della Galleria è sempre fonte di discussione, ma in questo articolo voglio ragionare sulle motivazioni della sua esistenza e sulla reale conoscenza scientifica in merito al suo eventuale impatto ambientale.
Una mappa del 1591 che ritrae il Lago di Garda, tanto precisa che di fatto pare una immagine presa dal satellite.
Una prospettiva che non esiste più, che s poteva ammirare dall’estremità ad est della Cortina Tognon, prima della sua demolizione nel 1910.
Il Lago di Garda storicamente è stato sempre diviso da confini amministrativi…la prima risposta a tale frammentazione arrivò nel 1900, dalla Società Benacense.
Una storia che racconta di un rapporto tra Gabbiani e pescatori, di una società che, cambiando, cambiava anche gli equilibri e le usanze.
Dei 9 siti UNESCO del Veneto ben 2 sono a Peschiera del Garda…scopriamo l’origine di questo successo.
Ciò che rende il Garda e il suo territorio unico e irripetibile, dagli endemismi del Garda e del Monte Baldo, al suo impianto di riscaldamento.